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martedì 14 febbraio 2012

Dorme torna nelle sale!




Con grande piacere scopriamo che venerdì scorso Dorme di Eros Puglielli è tornato nelle sale italiane! Il merito è di Distribuzione indipendente, un’interessante rete distributiva per il cinema “altro”, creativo e vitale, che fatica ad ottenere la giusta visibilità.
Girato da Puglielli con una videocamera superVHS nel 1993, quando il regista aveva diciannove anni, Dorme è stato riscoperto nel 2000, “gonfiato” in 35mm e distribuito dalla Lucky Red. Ahimè, due sole copie. Distribuzione Indipendente offre quindi al film del regista romano una nuova giovinezza, con la speranza di raggiungere un pubblico più vasto.
Che cos’è Dorme? La più genuina e sorprendente opera prima italiana degli ultimi trent’anni. Un vero e proprio miracolo di ritmo e inventiva. Un elogio del piacere puro e autarchico di fare cinema senza asfissianti logiche produttive e dilemmi di marketing.
Ai tempi della precedente uscita del film, scrivemmo il commento qui riportato:

"[...] e il fenomenale lungometraggio Dorme(1993), girato come i precedenti corti nella più totale povertà di mezzi (vuole la leggenda che Puglielli si incontrasse con i suoi amici "attori" il sabato pomeriggio per girare con la sua telecamerina), ma con un’inventiva da fare invidia a molti costosissimi blockbuster d'oltreoceano. 
Dorme racconta la storia di Ruggero (Cristiano Callegaro), un timido diciannovenne che un brutto giorno viene lasciato dalla sua ragazza perchè troppo basso. Tuttavia non si arrende, anche quando scopre che la sua Anna è ora la ragazza dei fratelli Riccio, ovvero un tremendo psicopatico omicida che soffre di sdoppiamento di personalità; ogni volta che le telefona la madre le riferisce che "Anna dorme, dorme...", quindi decide di andare a riprendersi di persona la sua amata nella zona delle case popolari in cui vive, a costo di trasformarsi in Mazinga per sconfiggere i diabolici fratelli Riccio...
E’ bello vedere un film realizzato da giovani (veramente tali) senza sbandamenti modaioli o autorialità gratuita, ma con un puro piacere di raccontare divertendosi senza troppi perchè o vecchie convenzioni da rispettare; il paesaggio architettonicamente piatto o deturpato nel quale si muove Ruggero è lo stesso di decine di drammoni strappalacrime su esistenze allo sbando e vite perdute, "siringhe e piagnistei", eppure non ci è mai apparso così solare e pieno di vita, ironicamente violento e fiabesco. In una struttura narrativa perlopiù ricalcata da quella del fumetto o dei cartoon, con tanto di scontro tra supereroi a colpi di magia e chiacchierata esplicativa finale, Puglielli innesta il tema del disagio giovanile, evidente nelle crisi di inferiorità di Ruggero (che il regista, anche lui un metro e sessanta di altezza, probabilmente considera un alter-ego), contaminandolo con la sagacia nel ritrarre un mondo grottesco e allucinato, costruito esasperando il dato reale, senza mai cadere nella trappola della retorica giovanilista, ironizzando sul vittimismo (esilarante la scena della festa, in soggettiva di Ruggero ad altezza di cagnolino), e lasciandoci contagiare dalla tenacia con cui il protagonista lotta per raggiungere il suo scopo, senza recuperi moralistici (la droga Monaco 5 come porta per bizzarre e divertenti dimensioni parallele). Indimenticabile la galleria di personaggi allegramente assurdi; oltre ai famigerati fratelli Riccio, merita di essere ricordato il padre di Ruggero, teorico della carne cruda con il latte ("Mettece ’mpo de latte che è a morte sua!") e l’amico gay e perennemente drogato.
Ma il merito maggiore di
Dorme è quello di essere uno dei rarissimi film italiani che riflettono il sincretismo culturale degli ultimi vent’anni (e ciò fa di Puglielli forse l’unico regista post-moderno presente in Italia), cultura di massa s’intende, tra echi della commediaccia all’italiana, cartoon americani o anime giapponesi, con una abilità alla Sam Raimi nel manovrare la macchina da presa, e un’inventiva che sembra uscita direttamente dalla fervida fantasia del giovane autore senza passare attraverso il diaframma tecnico-estetico proprio del cinema. A suo modo Dorme può essere considerato il film sintesi di una generazione di giovanissimi cresciuti alla fine degli anni Ottanta, senza politica o teatrini off di morettiana memoria ma perennemente sintonizzati su Junior TV e Italia 7, innamorati dei vari Mazinga, Daitan e Ken, boccaloni e sognatori, felicemente fuori dal mondo, ma capaci di incredibili slanci immaginativi. [...]"

Uno come Puglielli in America sarebbe venerato come Peter Jackson. In Italia, non lo conosce un cazzo di nessuno e sopravvive girando fiction per Mediaset. Speriamo che il ritorno nelle sale di Dorme spinga finalmente il pubblico a scoprire questo ex-ragazzo prodigio il cui talento in fiore è stato reciso da un sistema produttivo ammuffito e chiuso a qualsiasi azzardo e novità. In bocca al lupo Eros, è dura, ma sei ancora in tempo...
Il trailer di Dorme nel video in basso:  


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